Now Reading
L’arte del merletto e del ricamo in Puglia: una storia di riscatto che oggi è un’opera d’arte

L’arte del merletto e del ricamo in Puglia: una storia di riscatto che oggi è un’opera d’arte

Maglia o uncinetto, lana, lino o cotone: quali fossero le tecniche e i materiali, dalla Puglia la storia del ricamo si è fin dall’inizio intrecciata alla storia di donne votate al lavoro e al sacrificio, donne che avevano e che hanno stoffa. Le origini stesse del merletto, frutto del lavoro incrociato dell’uncinetto e di abilità manuali, sono legate alla Puglia e alle sue donne da una romantica leggenda.

Serena apparteneva a una famiglia molto povera, come il suo amato, un artista, anch’egli nullatenente. Un triste giorno la madre di Serena contrasse una terribile malattia. La fanciulla fece voto alla Vergine Maria offendo, in cambio della guarigione della madre, di rinunciare al suo amore.
La ragazza confessò la sua decisione al giovane innamorato all’ombra di un grande albero, e mentre i due erano seduti l’uno di fronte all’altra, impotenti e affranti, dai rami dell’albero cadde, sottile e leggera come seta, una ragnatela. I due rimasero catturati dalla sua bellezza e ne realizzarono insieme una copia con della fiandra, riproducendone fedelmente i tratti grazie a un fuso. Insieme realizzarono quello che fu il primo merletto della storia.
L’opera piacque tantissimo alle nobili dame della città, che ricompensarono generosamente la ragazza. Il denaro così ottenuto permise alla giovane di curare la madre, salvandole la vita. Tuttavia il voto era ormai stato pronunciato, e mentre i due ragazzi si preparavano all’addio, cadde tra le loro mani una seconda ragnatela, dove era ricamata l’assoluzione dal giuramento e gli auguri di ogni bene.

Oggi l’arte del ricamo e del merletto pugliese è al centro di una orgogliosa riscoperta e valorizzazione, che vede tecniche e tradizioni, come lo storico Punto Maglie (dall’omonima cittadina), tramandate e insegnate ai più giovani attraverso appositi corsi, ma anche elevate al rango di vere e proprie opere d’arte, come per le installazioni realizzate dall’artista e designer Bernardo Palazzo in Valle d’Itria, con enormi centrini ad avvolgere rotoballe di paglia, candidate nel 2022 al Premio Compasso d’Oro ADI, il più antico e autorevole riconoscimento mondiale nel campo del design, ideato da Gio Ponti.

 

In foto Locorotondo “immerlettata” nello scatto di Antonio Marangi
Scroll To Top