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Collepasso, il borgo medievale dagli echi tolkieniani

Collepasso, il borgo medievale dagli echi tolkieniani

Situato nell’entroterra della penisola salentina, Collepasso, annoverato tra i “Borghi autentici d’Italia”, fa parte del territorio delle Serre salentine.

Non è un luogo di fantasia, come il nome, dai facili rimandi alla letteratura avventurosa di J. R. R. Tolkien potrebbe suggerire, ma un borgo che, nel suo piccolo, offre sia dal punto di vista storico che da quello naturalistico visioni indubbiamente paradisiache. Sorge, infatti, sulle pendici della Serra di Sant’Eleuterio, nella verde vallata delle Macche, uno dei punti più elevati della provincia di Lecce, a 120 metri sul livello del mare. Nelle campagne di Collepasso nasce inoltre il canale dell’Asso, un breve corso idrico che si sviluppa a nord del paese e confluisce in un inghiottitoio carsico a nord di Nardò. Il toponimo, di derivazione ottocentesca, da collis passus, significa appunto “colle del passaggio”, terra di transito obbligatorio per oltrepassare le colline salentine.

La storia del borgo inizia nel XIII sec., con un primo insediamento andato probabilmente distrutto ad opera dei turchi. Da quel momento il terreno passa sotto il controllo di diverse famiglie feudali, ultima delle quali la famiglia Leuzzi. Fino all’ottocento il territorio ospita un numero considerevole di masserie, abitate per lo più da famiglie di coloni o lavoratori stagionali. Nel 1805, quando la giovane baronessa Maria Aurora Leuzzi Contarini e il conte Bartolomeo degli Alberti di Enno, giunti da Napoli, si trasferiscono nel palazzo feudale, prende avvio la ricostruzione del villaggio, con i feudatari che richiamano sui terreni del feudo i contadini provenienti dai paesi limitrofi facendo loro alcune vantaggiose concessioni per fabbricati e piantagioni. A partire dagli anni 50 dell’ottocento inizia la costruzione di importanti strade statali, che collegano più facilmente e velocemente con i principali paesi limitrofi il borgo che, nel 1907, ottiene anche l’agognata autonomia amministrativa.

Oggi, il maestoso Palazzo Baronale, racconta questa storia antica ai suoi visitatori. Risalente al periodo feudale e oggetto di successivi interventi e lavori di ampliamento, fino XVIII secolo, ingloba un’antica costruzione edificata nel 1576 sopra una torre di difesa di epoca bizantina.

Per chi, invece, cercasse testimonianze della grande fede religiosa della comunità locale, la meta consigliata è la Chiesa della Natività di Maria Vergine, voluta dalla nobildonna Consiglia Pesce nel 1865, dopo l’improvviso crollo dell’antica chiesa parrocchiale, dalla facciata semplice e austera. Nel periodo tra il crollo dell’antica chiesa e la costruzione della nuova chiesa madre, fu la Cappella della Santissima Trinità ad ospitare i fedeli del borgo. L’edificio, cinquecentesco, presenta elementi in stile neoclassico e custodisce una campana del 1857 e due pregevoli tele ottocentesche.

Infine, una delle manifestazioni folcloristiche più attese e attrattive è il “Palio dei Rioni Collepassesi”, durante il quale i quattro rioni del paese si sfidano in vari giochi e discipline. L’evento si svolge ogni estate in agosto, tra il Parco Bosco e Piazza Dante, riportando in vita leggendari dissapori e indissolubili alleanze tra le contrade.

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