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Vieste, la perla del Gargano

Vieste, la perla del Gargano

Vieste è un comune della provincia di Foggia. Nota stazione balneare più volte insignita della Bandiera Blu per la qualità delle sue acque, fa parte del parco nazionale del Gargano, del quale costituisce il Comune più orientale.

Tra le costruzioni principali la Basilica Cattedrale romanica e il Castello, entrambi oggetto delle cure di Federico II di Svevia dopo i gravi danni inferti alla cittadina dai veneziani.

All’inizio della spiaggia “del Castello”, a sud del centro abitato, si erge un monolite in pietra calcarea bianca di circa 25 metri di altezza chiamato Pizzomunno, che con gli anni è diventato un vero e proprio simbolo della cittadina garganica.

Lungo la costa si trovano alcuni trabucchi, antiche installazioni da pesca provviste di lunghi bracci in legno per sostenere le reti. Si tratta di uno degli elementi storici che distinguono la zona garganica rispetto al resto della costa pugliese.

Vieste è anche un porto di riferimento per raggiungere le Isole Tremiti, situate poco lontano a nord della costa. La necropoli paleocristiana La Salata, a est della cittadina, è una delle più antiche dell’intero bacino mediterraneo.

Poco distante dalla necropoli troviamo il santuario di Santa Maria di Merino, situato all’interno del parco archeologico dell’antica città romana di Merinum. L’erosione marina ha scavato numerose grotte nella roccia calcarea lungo tutta la costa, in particolar modo nel tratto che va da Vieste a Mattinata, rendendo il paesaggio molto suggestivo. Rappresentativo di questo fenomeno l’Arco di San Felice, a sud di Vieste.

Tra le grotte più conosciute e visitate la grotta Sfondata, quella dei Due Occhi, dei Contrabbandieri, la grotta Rotonda, dei Pipistrelli, la Campana, la grotta dei Pomodori, del Serpente, la Viola e la Smeralda.

Alle spalle di Vieste, nell’entroterra, si trova la Foresta Umbra, che si estende per circa 10.000 ettari fino alla costa, raggiungendo un’altezza di 800 metri sul livello del mare. Con oltre duemila specie di piante e la sua faggeta è stata dichiarata “Patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO nel 2017.

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