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Isole Tremiti, dove il mare luccica…

Isole Tremiti, dove il mare luccica…

Le isole Tremiti sono un arcipelago del mare Adriatico, a 22 km a nord del promontorio del Gargano e 45 km a est di Termoli.

L’arcipelago costituisce un comune di circa 440 abitanti della provincia di Foggia, fa parte del parco nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la riserva naturale marina Isole Tremiti. Il capoluogo è San Nicola.

Abitate già in antichità (IV-III secolo a.C.), le isole per secoli furono un luogo di confino. L’imperatore Augusto vi relegò la nipote Giulia. Nel 780 Carlo Magno vi esiliò Paolo Diacono che, però, riuscì a fuggire. Ancora in epoca fascista l’arcipelago continuò a essere luogo di confino, ospitando tra l’altro anche il futuro Presidente della Repubblica, Sandro Pertini.

La storia dell’arcipelago è però legata soprattutto alle vicende storiche, politiche ed economiche dell’abbazia di Santa Maria a Mare,

il primo centro religioso edificato nel territorio delle isole adriatiche nel IX secolo, ad opera dei benedettini, come dipendenza diretta dell’abbazia di Montecassino. Nell’XI secolo il complesso abbaziale raggiunse il massimo splendore. La magnificenza di questo periodo è testimoniata dalla presenza tra le mura del monastero di ospiti come Federico di Lorena (divenuto poi papa Stefano IX) e Dauferio Epifani (papa Vittore III).

L’intero complesso rimase un possedimento dell’abbazia di Montecassino per circa un secolo.

Nel XIII secolo, svincolata dal monastero cassinese, vantava possedimenti in terraferma dal Biferno fino alla città di Trani. Secondo le cronache dell’epoca le tensioni mai sopite con il monastero laziale e i frequenti contatti con i dalmati, invisi alla Santa Sede, portarono l’allora vescovo di Termoli a sostituire alla guida dell’abbazia l’ordine di San Benedetto con i Cistercensi.

In seguito, Carlo I d’Angiò munì il complesso abbaziale di opere di fortificazione. Nel 1334 l’abbazia fu depredata dal corsaro dalmata Almogavaro e dalla sua flotta, proveniente dalla città di Almissa, i quali trucidarono i monaci mettendo fine alla presenza cistercense nell’arcipelago.

Nel 1412, in seguito a pressioni e lettere apostoliche, e su diretto ordine di papa Gregorio XII, una piccola comunità di canonici regolari, proveniente dalla canonica di Santa Maria di Frigionaia in Lucca e guidata da Leone da Carrara si trasferì sull’isola per ripopolare l’antico centro religioso. I Lateranensi restaurarono il complesso abbaziale, ampliandone inoltre le costruzioni, soprattutto con la realizzazione di numerose cisterne ancora oggi funzionanti ed estesero i possedimenti dell’abbazia sul Gargano, in Terra di Bari, Molise e Abruzzo.

Le isole sono oggi un fiore all’occhiello del turismo in Puglia,

facilmente raggiungibili dalla terra ferma attraverso navi e traghetti in partenza dai porti di diverse località del Gargano (Manfredonia, Vieste, Peschici e Rodi Garganico).

Tra gli artisti internazionali che le hanno elette a propria dimora abituale l’indimenticabile Lucio Dalla, che non ha mai nascosto il profondo amore per questi incantevoli luoghi.

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