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Lecce, dal 1200 a.C. ad oggi

Lecce, dal 1200 a.C. ad oggi

Lecce è una città di circa 95.000 abitanti, con una storia antica ed importante e un fermento artistico e culturale molto vivace. Le prime popolazioni illiriche arrivarono già nel III millennio a.C. ma una leggenda vuole che la città sia nata intorno al 1200 a.C. da Malennio, subito dopo la distruzione di Troia.

Roma la conquistò nel III secolo a.C. , insieme alla vicina città di Rudiae (città dove era nato il poeta Quinto Ennio, che negli Annales cantò sei secoli di storia di Roma, partendo dall’approdo di Enea, che guarda caso sarebbe sbarcato nella vicina Porto Badisco).

Sarà una delle prime città italiane a convertirsi al cristianesimo, attraverso il console Publio Oronzio, (il futuro Sant’Oronzo) il primo evangelizzatore e vescovo di Lecce.

La città nel 549 viene saccheggiata dal re ostrogota Totila. mentre dal VI secolo in poi si avvicendarono i Saraceni, i Bizantini, i Longobardi, gli Ungari e gli Slavi.

Con la conquista normanna Lecce torna al vecchio splendore raggiunto nel periodo romano. Divenne un importante centro commerciale, ed estese il suo territorio sino a diventare capoluogo del Salento. A partire da Goffredo, i normanni stabilirono la loro corte a Lecce, e qui infatti nacque l’ultimo re normanno, Tancredi, figlio di Ruggero III. Succederanno alla Contea di Lecce, gli Svevi e gli Angioni.

Dal 1463 Lecce cade sotto il domino degli Aragonesi acquistando sempre più importanza fino a divenire una delle più ricche e culturalmente vive città mediterranee. In questo periodo si sviluppò nei traffici commerciali coi mercanti fiorentini, veneziani, greci, genovesi, albanesi e fu un importante centro culturale.

L’imperatore Carlo V difende la città con una nuova cinta muraria, un Castello e con l’attuale Porta Napoli.

Nel 1630 si costruiscono molte strutture religiose nel tipico stile di quegli anni di Controriforma, ovvero in stile Barocco. Una tremenda epidemia di peste funestò Lecce nel 1656, le vittime furono migliaia e secondo la tradizione si l’epidemia venne placata con l’intervento di Sant’Oronzo, che da quel momento diventa il patrono della città sostituendosi a Santa Irene.

Dopo una breve dominazione austriaca a inizi ‘700, il potere fu gestito dalla nobiltà leccese, per giungere poi nel 1821 ai moti carbonari contro gli austriaci formando nel 1848 un governo provvisorio, partecipando al moto liberale del Meridione.

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