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Sanarica, città di grazie e prodigi

Sanarica, città di grazie e prodigi

Sanarica è un borgo ricco di storia, e nonostante i suoi pochi abitanti, conserva monumenti e chiese che lasciano incantato il visitatore.

Le origini di Sanarica risalgono al IX e X secolo d.C. e il primo nucleo si è costruito attorno alle famiglie che scappavano da Muro leccese a causa delle incursioni saracene.

Le origine del nome sono incerte, e fra le etimologie più curiose e affascinanti, appare l’origine dalle parole Sana Natica, perché in passato il territorio era abitato da medici, guaritori e monaci taumaturghi esperti nella cura dei nervi sciatici.

Una stranezza che si ricollega al santuario della madonna delle Grazie, dove una statua lignea del XVI secolo è testimone di molti miracoli proprio della zona lombare.

Pochi anni fa un bambino sognava una donna bellissima e i genitori gli mostravano figurine e santini delle tante madonne sparse sul territorio salentino. Il bambino non era in grado di camminare e il sogno alimentava le speranze dei genitori. Quando gli mostrarono la madonna delle grazie di Sanarica il bambino si illuminò in viso, dando conferma della corrispondenza fra l’icona e il sogno. La famiglia andò in pellegrinaggio a Sanarica, dove, di fronte alla statua lignea, il bambino prodigiosamente iniziò a camminare.

Il santuario è testimone di altri eventi prodigiosi, come del soccorso della madonna ad una ciurma di marinai provenienti da Taranto. Non a caso, ogni anno, da Taranto parte un pellegrinaggio che culmina proprio nel santuario della Madonna delle Grazie di Sanarica.

Altri monumenti importanti sono il Castello e la chiesa della Madonna assunta. Adiacente a quest’ultima, si trova una botola da cui è possibile accedere ad uno dei siti della Puglia Sotterranea.

Si tratta di una cripta basiliana a croce greca con resti di altari a blocco, finestre ed affreschi risalenti ai secoli XI-XIII. Un luogo mistico e suggestivo, che invita alla preghiera e al raccoglimento.

Altre chiese sono l’edificio dedicato alla madonna Annunziata, con una bellissima scultura esterna dedicata a Maria e all’Arcangelo Gabriele.

Infine, la chiesetta di San Salvatore, risalente all’XI secolo, con all’interno diversi affreschi medievali fra cui al centro un’incantevole Trasfigurazione.

Poco distante dal centro abitato si trova un vero e proprio gioiello della Puglia Industriale. L’opificio Sticchi, realizzato fra il 1901 e il 1908, una fabbrica di estrazione dell’olio dalla sansa, utile per la produzione di saponi. Oggi restano le colonne, gli archi e le suggestive stanze sprovviste di solaio. Un luogo felliniano da visitare con l’ausilio della Pro-Loco di Sanarica.

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