Now Reading
L’opificio Sticchi a Sanarica

L’opificio Sticchi a Sanarica

Poco distante dal centro abitato di Sanarica si trova l’opificio Sticchi, un luogo abbandonato e magico. Sembra un vero e proprio set di Federico Fellini. Il complesso industriale serviva per l’estrazione dell’olio dalla sansa e utilizzava un sistema innovativo che si avvaleva del solfuro di carbonio prodotto dello zolfo proveniente dalle vicine terme di Santa Cesarea di proprietà della famiglia Sticchi.

La costruzione dello stabilimento ebbe inizio nel 1901 e dopo 3, 4 anni era già in funzione sebbene fu completato nel 1908. L’incarico fu affidato all’ingegnere Corti (padre della scrittrice Maria Corti) che progettò anche la canna fumaria. L’ubicazione del Sansificio si rivelò ideale data la presenza in superficie (a non oltre i 10 m di profondità) di una falda acquifera.

L’acqua e lo zolfo servivano per il funzionamento delle macchine estrattive e per facilitare l’approvvigionamento idrico si fece realizzare una rete di pozzi artesiani collegati da un tunnel sotterraneo.

Lo stabilimento acquistava la sansa residua dalla produzione di olio e oliva dai frantoi sparsi in tutta la provincia.

Tra i numerosi clienti dello stabilimento vi era anche la PALMOLIVE. Lo stabilimento ebbè però vita breve perché nel 1914 un incendio divampò dalle caldaie e distrusse le coperture di tegole e i manufatti. Il sansificio non fu più riattivo e venne adattato a di calce fino al primo conflitto mondiale, per poi essere trasformato negli 30 e 40 in un tabacchificio.

Un secondo incendio ne compromise definitivamente la struttura. ed è come si presenta oggi.

di Dario Melissano

Foto di Autore

Scroll To Top