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Castrignano del Capo, il borgo medievale con vista su Leuca

Castrignano del Capo, il borgo medievale con vista su Leuca

Castrignano del Capo è un piccolo borgo a sud della provincia di Lecce. La presenza dell’uomo in loco è attestata sin dall’età del Bronzo per la presenza del menhir Mensi posto nella piccola e deliziosa frazione di Giuliano di Lecce.

Pare addirittura che San Pietro stesso, nel suo viaggio verso Roma, si sia fermato a Castrignano del Capo (precisamente a Santa Maria di Leuca) e che, da allora, il tempio pagano dedicato alla dea Minerva sia diventato il Santuario della Madonna De Finibus Terrae.

Veri e propri centri urbani cominciarono a prendere forma solo intorno al X secolo, quando i saraceni distrussero la vicina Vereto, causando la fuga dei suoi abitanti che, a loro volta, diedero vita a nuovi agglomerati come quello di Castrignano del Capo. Infeudato ai d’Almeto nel 1280, il paese passò nel corso dei secoli a numerose famiglie feudatarie.

Il centro storico di Castrignano offre interessanti attrattive turistiche, per esempio il cosiddetto Borgo Terra. Si tratta dell’antico nucleo medievale, rimasto quasi intatto, in barba al trascorrere dei secoli. La chiesa madre dedicata a San Michele Arcangelo, in stile barocco, sorge sulle rovine di una chiesa distrutta nel 1743 dal terremoto che colpì la Terra d’Otranto. L’interno è a navata unica con tre altari laterali per lato, dedicati a San Michele, alla Pietà e alla Madonna del Rosario. All’interno è custodita una statua in legno del 1707 di Nicola Fumo, raffigurante San Michele Arcangelo, opera di grande pregio artistico e portatrice di una leggenda popolare, secondo la quale la statua non poggia direttamente sul piedistallo ma fluttua a un millimetro dalla base.

Da conoscere e visitare le tre frazioni del comune, ovvero Salignano, Giuliano e Santa Maria di Leuca.

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