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Santu Lasi, ovvero San Biagio in Puglia

Santu Lasi, ovvero San Biagio in Puglia

Il 3 febbraio secondo il calendario dei santi della Chiesa Cattolica, si onora San Biagio. Chi era l’uomo e il Santo che la tradizione vuole protettore della gola.

S. Biagio nacque a Sebaste, in Armenia. Passò la giovinezza fra gli studi, dedicandosi in modo particolare alla medicina. Al letto dei sofferenti curava le infermità del corpo, e con la buona parola e l’esempio cristiano cercava pure di risanare le infermità spirituali.

In un periodo di lotte intestine fra le diverse correnti cristiane, San Biagio rimase in solitudine in una grotta, vivendo di continua preghiera e continuando sempre il governo della Chiesa con messaggi segreti. Un giorno però un drappello di soldati mandati alla caccia delle belve per i giochi dell’anfiteatro, seguendo le orme delle fiere, giunsero alla sua grotta. Saputo che egli era precisamente il vescovo Biagio, lo arrestarono subito e lo condussero al preside.

Un affresco bizantino della Chiesa di San Biagio a Calimera.

Il tragitto dal monte alla città fu un vero trionfo, perchè il popolo, nonostante il pericolo che correva, venne in folla a salutare il vescovo dei poveri. Fra tanta gente corse anche una povera donna che, tenendo figlio moribondo fra le braccia, scongiurava il Santo a chiedere a Dio la guarigione del bambino. Una spina di pesce gli si era fermata in gola e pareva lo volesse soffocare da un momento all’altro. Biagio sollevò gli occhi al cielo e fece sul sofferente il segno della croce.

– Mamma, sono guarito, sono guarito!…

Gridò il bambino, e per questo San Biagio è venerato come protettore della gola.

Pacecco de Rosa, pittore napoletano molto presente in Puglia, ha realizzato una tela di San Biagio martirizzato, conservata nel Museo Diocesano di Lecce.

San Biagio si festeggia in molti comuni di Puglia. A Calimera e a Salve, nonchè ad Ostuni e in diverse località della Valle d’Itria.

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