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Santa Dorotea a Castro

Santa Dorotea a Castro

Santa Dorotea è compatrona di Castro, insieme a Maria Santissima Annunziata.
Il 5 febbraio, fin dalla mattina, è una gran festa fra le vie del centro storico. Si porta in processione la statua e le reliquie della Santa e infine si benedicono le mele, in memoria di quei fiori e frutti mandati da Dorotea a Teofilo dal giardino del suo Sposo.

La storia si svolge in Cappadocia nel IV secolo d.C. Dorotea era una ragazza caritatevole, pura e sapiente. Quando l’amministratore Sapricio le chiese di fare un sacrificio agli dèi, si rifiutò e per questo venne torturata. Di conseguenza Sapricio affidò la giovane alle sue due sorelle, Crista e Callista, affinché la convincessero a lasciare la religione cristiana, ma furono loro stesse ad essere convertite, e quindi bruciate vive, mentre Dorotea fu condannata alla decapitazione.

Sulla strada del martirio, incontrò un tal Teofilo, il quale le chiese ironicamente: «Sposa di Cristo, mandami delle mele e delle rose dal giardino del tuo sposo». Dorotea accettò e, prima della decapitazione, durante una preghiera, un bambino le portò tre rose e tre mele e lei disse di portarle a Teofilo, il quale, visto il prodigio, si convertì al Cristianesimo e fu anch’egli denunciato a Sapricio, che lo fece torturare e decapitare. Per questo la Chiesa lo onora come santo assieme a Dorotea.

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