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Novoli, il borgo bizantino con al centro il teatro

Novoli, il borgo bizantino con al centro il teatro

Secondo il filologo Rohlfs l’etimologia del nome deriverebbe dal latino Novale, ovvero campo da arare. Novoli infatti è l’epicentro della fertile e ferace Valle della Cupa.

La storia di Novoli nasce nelle grotte di Cardamone, dove sono state rinvenute ossa fossili risalenti al Pleistocene e selci scheggiate neolitiche, e in contrada Pietragrossa dove si osserva un importante menhir dell’età del bronzo.

Il periodo bizantino ha disseminato diverse tracce artistiche e culturali. La chiesa dell’Immacolata dalla semplice facciata, custodisce al suo interno un’importante testimonianza dell’arte bizantina.

Intorno all’abside semicircolare si trova un notevole affresco bizantino, rinvenuto nel 1865 e risalente ai primi decenni del XIV secolo, che raffigura una rarissima immagine della Madonna Odigitria.

Il culto di tale Vergine in Puglia ha origini antiche ed è praticato nel Salento e nella Valle d’Itria (nome, quest’ultimo, probabilmente derivante proprio dal termine “odigitria”).

Il centro storico è ricco di edifici religiosi e civili, come la chiesa madre di Sant’Andrea Apostolo, eretta verso la metà del XVI secolo e che presenta una facciata in carparo divisa in due ordini da una trabeazione.

L’interno, a croce latina, accoglie pregevoli altari in pietra leccese e tele ad olio di diversi pittori locali. In posizione arretrata rispetto alla facciata, si erge il campanile a pianta quadrata a tre piani costruito nel XVIII secolo.

Più avanti si scorge la chiesa della Madonna del Pane, che risale agli inizi del XVII secolo e fu edificata per meglio conservare l’immagine bizantina della Madonna posizionata su un muretto. La chiesa, originariamente dedicata alla Madonna di Costantinopoli, presenta tre navate con volta a stella e custodisce l’antica immagine della Vergine sull’altare maggiore.

La vera chicca architettonica di Novoli è la chiesa di San Salvatore, edificata nel 1500 per volere del gesuita Bernardino Realino su un’antica struttura bizantina dedicata alla Madonna Allattante.

Il tempio ha un’insolita pianta ottagonale. L’interno custodisce un elaborato altare lapideo del 1702, opera dello scultore leccese Giuseppe Cino. La caratteristica volta della chiesa fa ipotizzare che l’edificio venne realizzato dalla scuola dell’architetto-scultore leccese Gabriele Riccardi.

Novoli è celebre nel mondo per il rito annuale della Focara. Si tratta del falò più grande d’Europa e, soprattutto, la più antica d’Italia.

Avviene in occasione dei festeggiamenti in onore del patrono Sant’Antonio abate. L’evento attrae migliaia di spettatori da tutto il mondo.

Nel cuore del centro storico, nella piazza più grande, nell’agorà del paese, si annuncia nella sua grandezza il teatro comunale, vero fulcro culturale della cittadina, con continue rassegne teatrali e festival a tema.

https://www.teatrocomunaledinovoli.com/

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