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Guagnano, crogiuolo d’arte tra sacro e profano

Guagnano, crogiuolo d’arte tra sacro e profano

Guagnano, situato nel Salento settentrionale, a nord-ovest di Lecce, comprende la frazione di Villa Baldassarri. Il feudo ha fatto parte in origine dell’Agro Oritano e, alla fine del secolo XIII, della Contea di Lecce. Divenuto possedimento dei signori Orsini del Balzo, principi di Taranto, è passato poi al barone Matteo de Adimaris e di mano in mano fino ai Filomarini, duchi di Cutrofiano.

L’etimologia del nome potrebbe derivare da un antico termine dialettale riferito alla presenza di paludi ricche di acqua oppure, secondo lo storico Giacomo Arditi, da guadagno, in riferimento alla fertilità delle terre e dei pascoli.

Tra le architetture più degne di nota la Chiesa madre, dedicata alla Madonna Assunta, risalente alla metà del XVIII secolo, che si presenta con un ricercato prospetto barocco ed annovera dieci altari. Ingloba un edificio del XV secolo eretto sul luogo del ritrovamento di una antichissima immagine della Vergine del Rosario. Altrettanto imponente e riccamente decorata è la Chiesa della Madonna del Rosario, del 1755, che conserva le reliquie di quattro martiri e una pregevole statua della Vergine.

Ogni anno il comune di Guagnano ospita uno dei più suggestivi presepi viventi del Salento.

Nella periferia del paese, tra vigne e masserie, sorge la casa-museo denominata Vincent City, l’eremo dell’artista Vincent Brunetti, che l’ha progettata e realizzata con materiale di recupero. La casa e l’artista compaiono nel film documentario “Italian Sud Est” e nel videoclip del brano “Karaoke” dei Boomdabash con Alessandra Amoroso. È meta di un pellegrinaggio laico: quotidianamente turisti, curiosi, visitatori d’ogni parte del mondo vi si recano per un’immersione totale e rigenerante nell’arte onirica e fiabesca di Brunetti, allievo eclettico e spregiudicato di grandi artisti italiani come Francesco Messina, Giacomo Manzù e Arnando Pomodoro.

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