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Ginosa, la Matera di Puglia

Ginosa, la Matera di Puglia

Ginosa è un comune della provincia di Taranto di quasi 22000 abitanti. Si erge sul primo gradino delle falde meridionali della Murgia tarantina, a 240 m s.l.m.

Pare che il nome derivi  da Genusia, in quanto le popolazioni locali erano devote al culto di Giano bifronte.

Genusia fu un importante centro Peuceta (le cui origini risalgono a diversi secoli a.C.), il più vicino alla città di Taranto con cui, a fasi alterne, strinse relazioni commerciali fino all’arrivo dei Romani.

Dopo la metà dell’XI secolo Ginosa divenne possedimento e roccaforte di Roberto il Guiscardo, come testimonia il Castello, edificato a iniziare da quel periodo per essere un punto di avvistamento e di controllo su tutto l’arco Jonico tarantino, soprattutto come difesa dalle incursioni saracene.

Il Castello normanno viene edificato nel 1080 da Roberto il Guiscardo per difendersi dalle incursioni saracene. Originariamente era munito di tre torri merlate e di un ponte levatoio, elementi architettonici che furono demoliti nel XVI secolo, quando il comune ionico divenne baronia della famiglia Doria.  Il Castello normanno compare anche nello stemma araldico che simboleggia il comune.

La Chiesa Madre, costruita nel 1554 per l’interessamento di un presidio militare francese è dedicata ad uno dei santi più celebri e popolari della Francia: San Martino da Tours. La linea architettonica della chiesa è in stile rinascimentale e si trova a ridosso di una delle più belle e importanti gravine di Ginosa.

Al suo interno contiene degli elementi pittorici che risultano nel loro insieme di una stravaganza unica al mondo. Si tratta di tre pitture, di epoche ed autori differenti, che

ritraggono la Vergine Maria nel momento della gravidanza, nel parto e nell’allattamento. Icone molto rare da individuare a causa della censura controriformista.

 

 

Le gravine sono un altro elemento importante della storia di Ginosa. Avvolgono letteralmente il centro storico, e il castello si trova al centro fra la gravina orientale e quella occidentale. Sembra di essere sul set di un film di Sergio Leone. Addentrandosi a piedi per le sconnesse vie delle gravine è possibile visitare alcune chiesette bizantine del IX-XI secolo.

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