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Gli approdi di Enea

Gli approdi di Enea

Secondo un’interpretazione ricorrente, Enea sarebbe approdato a Porto Badisco.

Tuttavia i riferimenti letterali del III canto dell’Eneide fanno riferimento a un posto ben popolato, con un tempio dedicato a Minerva posto molto in alto rispetto alla costa e con un porto ad arco difeso da uno scoglio.

Elementi che spingono ad individuare come potenziale approdo, il porticciolo romano di Castro dove è documentato il culto della dea Minerva e le origini cretesi della fondazione della città dello sbarco.

A conferma di questa versione, nel luglio 2015 a Castro un gruppo di archeologi guidati da Amedeo Galati ha rinvenuto una statua mutila femminile di grandi dimensioni. L’opera è databile presumibilmente al IV secolo a.C. e potrebbe raffigurare la dea Minerva, confermando così le ipotesi degli scopritori del reperto.  Se si riuscisse a ricomporla, la statua risulterebbe alta almeno quattro metri.

Oggi è conservata nel museo archeologico di Castro.

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