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Laghi Alimini

Laghi Alimini

I due laghi Alimini (Grande e Piccolo), situati a nord della città di Otranto e collegati tra loro da un canale, denominato “Lu Strittu”, racchiudono un’oasi naturale protetta, nonché uno dei luoghi più incantevoli del Salento, uno scrigno con un ecosistema unico che ospita varie specie animali e vegetali, una “Zona di Protezione Speciale” (ZPS), proposta come Sito di Importanza Comunitaria (SIC).

 

I due bacini lacustri sono di origine carsica, ovvero generati dall’erosione del mare. Il più settentrionale ed il più vasto (si estende per circa 2,5 km) è chiamato Alimini Grande; le sue acque sono salate perché comunica direttamente con l’Adriatico e possono raggiungere fino a 4 metri di profondità. Ha una corona rocciosa riccamente coperta da macchia mediterranea e un tratto settentrionale, chiamato Palude Traguano, pressoché basso e sabbioso, dove si trovano numerose sorgenti, fra cui la principale, chiamata Zudrea, che alimenta il lago mescolando le sua acque con quelle del mare. I fondali sono ricchi di molluschi e largamente ricoperti dalla Ruppia maritima, una specie di pianta acquatica comunemente nota come erba da chiozzi o fieno di mare.

 

L’altro, il lago Alimini Piccolo, prende anche il nome di Fontanelle ed è alimentato dalla ricca falda freatica del canale Rio Grande, generato dalle sorgenti della vicina Serra di Montevergine, che mantiene costantemente dolci le sue acque, consentendone l’uso per l’irrigazione. Si estende per circa 2 km con sponde basse e pianeggianti, le sue acque non superano i 2 metri di profondità.

 

La vegetazione intorno ai due bacini d’acqua è ricchissima e si possono ammirare varie specie di piante, fra cui la rarissima orchidea di palude (Anacamptis palustris), la castagna d’acqua (Trapa natans), una specie in via di estinzione in Italia, e l’erba vescica (Utricularia vulgaris), una pianta carnivora. Importante la presenza della periploca maggiore, specie a rischio di estinzione.

 

Molto ricca anche l’avifauna della riserva, costituita da specie migratorie come la cicogna bianca, il fenicottero, dalle gru, le oche selvatiche e da alcuni gruppi di cigni. Altri uccelli acquatici sono il germano reale, lo svasso, la marzaiola, la folaga, la gallinella d’acqua e il cavaliere d’Italia. Presenti anche specie di rapaci come le albanelle e i falchi di palude, i gheppi, i nibbi, i falconi pellegrini, le poiane e le aquile imperiali e le aquile del Bonelli, oltre a rapaci notturni come il gufo reale, il gufo comune, l’allocco, la civetta e il barbagianni.

Nei boschi intorno è possibile trovare inoltre fringuelli, tordi, storni, merli, scriccioli, usignoli e picchi. Un luogo ideale per gli amanti del birdwatching, con aree pensate per questo scopo, al fine di godere appieno di questa grande e variegata bellezza.

 

Durante il periodo estivo, è possibile affittare una canoa, per ammirare le insenature che circondano le coste del lago Grande non altrimenti raggiungibili da terra e farsi trasportare dall’acqua placida del lago attraverso i suoni e i profumi della riserva.

Foto di Autore

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