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Fra Diso e Marittima, la fortezza messapica che tiene al riparo dal caos

Fra Diso e Marittima, la fortezza messapica che tiene al riparo dal caos

Diso, situato sul versante orientale della penisola salentina, comprende un breve tratto del litorale adriatico e la frazione di Marittima.

Le origini di Diso sembrerebbero risalire all’età del bronzo, come fa supporre il ritrovamento del menhir Vardare. Il paese sarebbe stato fondato intorno all’VIII secolo a.C., quando i Messapi edificarono nella zona il centro fortificato di Dizos, così denominato per rimarcarne il ruolo difensivo. L’origine del toponimo potrebbe derivare proprio dalla parola messapica Dizos, che significa letteralmente “città fortificata”.
Ai messapi succedettero romani, bizantini, longobardi e saraceni. Poi, divenuta feudo dei normanni d’Altavilla, passò di mano in mano fino ai Rossi, che mantennero la signoria fino al suo termine, nel 1806.

Dall’XI al XX secolo la storia di Diso si lega in maniera indissolubile a quella della vicina Castro, elevata prima a contea e poi ridotta in rovina, nel 1537, dalle scorrerie turche. Diso assume in questo periodo il ruolo di casale di Castro, per diventare, nel XVII secolo, dopo la caduta di Castro, il centro più importante e più popolato della contea e, all’inizio dell’Ottocento, con le leggi napoleoniche, perfino capoluogo di comune.

Oggi Diso è meta privilegiata per chi sceglie un turismo sostenibile, lontano dal caos, all’insegna della qualità, ma al contempo economicamente accessibile. Prova ne è che numerosi personaggi famosi hanno scelto in questi anni Diso e Marittima come loro dimora estiva. Dal 2006 fa parte del Parco Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, voluto dalla Regione Puglia per salvaguardare la flora, la fauna, le opere architettoniche e le coste salentine.

Di particolare interesse la Chiesa di San Francesco d’Assisi, in stile barocco, e l’annesso convento dei Frati Cappuccini, edificati agli inizi del XVII secolo. Il convento ospitò una folta comunità di frati e fu sede di studi teologici. Meritevole anche la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, riedificata nel XVIII secolo sul luogo dell’antica chiesa romanica risalente all’XI secolo, che presenta una elegante e sinuosa facciata in carparo e conserva all’interno vari altari riccamente decorati.

Ai Santi Apostoli Filippo e Giacomo è dedicata la monumentale Festa Patronale, che si svolge dal 21 aprile al 3 maggio. I festeggiamenti prevedono gare pirotecniche, concerti bandistici e esibizioni musicali, nella cornice di grandissime luminarie che addobbano le piazze e le vie del centro.

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