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Alliste, terra protetta e benedetta dagli angeli

Alliste, terra protetta e benedetta dagli angeli

Alliste si colloca in una valle compresa tra la “Serra orientale” e la “Serra costiera”, lungo la costa del mar Ionio. Comprende anche la frazione di Felline e le località costiere di Capilungo e Posto Rosso.

Secondo la tradizione orale venne fondata da un gruppo di profughi fuggiti da Felline, messa a ferro e fuoco dai saraceni. La chiamarono Alliste in ricordo di un angelo apparso durante la loro fuga che li avrebbe protetti con le proprie ali, rendendoli invisibili ai nemici.

La presenza umana nel territorio allistino risale però addirittura al Paleolitico inferiore: nelle “Grotticelle del Ninfeo” sono state rinvenute tracce di frequentazione, con un centinaio di manufatti, e la località “Ninfeo”, che comprende l’area da Masseria Canne all’omonima Masseria Ninfeo, venne frequentata ancora nel Mesolitico e nel Neolitico.

Lungo la strada che da Felline porta a San Giovanni di Ugento, è tuttora visibile un menhir alto circa due metri e sessanta.

Il territorio conseguì l’autonomia giuridica nel XII secolo, quando i Bonsecolo, a cui Tancredi d’Altavilla aveva donato in feudo quelle terre, la fecero bonificare avvalendosi anche dell’aiuto dei Basiliani titolari della vicina Abbazia della Madonna dell’Alto. Dai Bonsecolo il feudo passò di mano in mano fino agli Scategna e all’abolizione della feudalità, nel 1806.

Alliste vanta alcune antiche e pregevoli architetture religiose, come la Chiesa di San Giuseppe, di origine quattrocentesca ma ricostruita ed ampliata nel 1600, che conserva una Madonna del Santissimo Rosario circondata da 15 ovali con i Misteri del Rosario, eseguiti alla metà del XVII secolo da Giovanni Andrea Coppola (1597-1659); e la Chiesa di San Quintino, sorta nel 1435, ma sottoposta a rifacimento in stile barocco nel 1872, che ospita una pregevole statua argentea del Santo patrono della città e vari affreschi sovrastanti gli altari delle navate laterali. Meritano una visita anche la Chiesa della Beata Vergine Maria Immacolata, la cui costruzione risale al 1712, che ospita l’omonima confraternita; e la Chiesa della Madonna dell’Alto, situata sulla collina che sovrasta il paese, eretta tra l’VIII e il IX secolo, secondo una leggenda molto sentita, da un marinaio scampato a un naufragio grazie al miracoloso intervento della Madonna amata, invocata nel cuore della tempesta. La festa della Madonna dell’Alto si svolge la prima domenica dopo Pasqua.

Nella frazione di Felline sorge l’imponente Castello Baronale eretto nel XII secolo sotto i normanni, rimaneggiato dai Malaspina nel XIII secolo e ancora dai Bonsecolo nel XVI secolo. Tra i cittadini illustri merita particolare menzione Salvatore Ferilli che acquistò notorietà in qualità di medico personale di re Vittorio Emanuele II.

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