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Scorrano e l’arte antica di illuminare la notte

Scorrano e l’arte antica di illuminare la notte

Scorrano è un piccolo comune della provincia di Lecce, già abitato nell’Età del bronzo, come si può desumere dai due menhir presenti a ridosso del centro abitato. Durante la fase repubblicana passa sotto la dominazione romana. Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, viene colonizzato da greci e bizantini. Con la dominazione di questi ultimi il centro si estende e raggiunge una maggiore rilevanza che gli consente di diventare un comune fiscale (Korìon) controllando i più piccoli agglomerati abitativi vicini.
In epoca normanna, con Tancredi d’Altavilla, fa parte del Contado di Lecce e successivamente della Contea di Alessano. Diversi i feudatari che si succedono nel corso dei secoli. Scorrano passa sotto il controllo dei de Brienne e poi degli Angioini, dei Maremonte e poi dei Trani, dei Milezzi e, nel 1686, della famiglia Frisari che conserva queste terre fino all’abolizione della feudalità nel 1806.

Dell’antica cinta muraria della città medievale resta solo la porta d’ingresso detta “Porta Terra”. Nel centro storico si possono ammirare edifici in stile rinascimentale e barocco. La Chiesa dei Cappuccini, eretta nel Seicento, conserva una preziosa tela del Catalano raffigurante la salita di Gesù al Calvario. La Chiesa Parrocchiale, intitolata a Santa Domenica, patrona e protettrice della città, anch’essa secentesca, custodisce invece i dipinti del Manfredi da Scorrano e di Vincenzo da Rogata. Degni di interesse anche il palazzo secentesco dei Veris delli Ponti e il palazzo ducale dei Guarini, del 1700, edificato sul sito del preesistente castello di epoca Aragonese.

Ogni anno dal 5 al 9 luglio si celebra Santa Domenica, patrona del paese, con una festa eccezionale: la Notte delle Luci.
Secondo la leggenda, la Santa, attorno al 1600, apparve in sogno a un’anziana donna, annunciandole che avrebbe liberato il paese dalla terribile epidemia di peste che lo affliggeva, ergendosi a patrona della cittadina. Gli ammalati, una volta guariti, accesero delle lampade ad olio sulle finestre in segno di riconoscenza e continuarono a farlo ogni anno da allora in quel periodo.
Oggi decine di migliaia di visitatori affollano le vie di Scorrano per ammirare le grandi architetture di luci che i maestri dell’arte delle parature realizzano in occasione della ricorrenza. Le imponenti strutture, ricoperte da migliaia di lampadine colorate, ricreano con singolari giochi di luce alcuni tra i monumenti più famosi al mondo, come il Colosseo, il Tower Bridge o la Torre Eiffel. Uno spettacolo unico, che ha fatto guadagnare a Scorrano l’appellativo di Capitale Mondiale delle Luminarie.
Da non perdere il momento dell’accensione delle luminarie, reso ancor più suggestivo dal connubio tra luci, musica e fuochi d’artificio.

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