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Martano

Martano

Martano è il centro abitato più grande della Grecìa Salentina.

Il centro storico del borgo veniva un tempo chiamato “Antica Terra”, nome che sottolinea le sue antiche origini racchiuse ancora adesso nelle torri difensive e dall’ampio fossato del castello.

Un po’ di Storia:

La leggenda farebbe derivare Martano dagli antenati di Minosse, mentre diversi reperti storici sembrerebbero dimostrare che Martano fu fondato dal centurione romano Martius, a cui vennero donate le terre del Salento come omaggio per il valore dimostrato nella battaglia che portò alla conquista di quelle terre da parte dei Romani nel 267 a.C.

Cosa vedere:

  • Il Castello Aragonese fu costruito con scopo difensivo intorno al XV secolo da Ferdinando e Alfonso d’Aragona. Si possono ancora notare le torri cilindriche e i muri scarpati, anche se, nel tempo, divenne più che altro una residenza signorile.
  • Chiesa della Madonna Assunta, fu ricostruita nel 1596 così come si evince dall’epigrafe posta sul portale. Edificata da maestranze neretine con la pietra leccese delle locali cave, sostituisce l’antico edificio di rito greco. L’interno, a croce latina con tre navate, ospita alcuni altari barocchi del XVII e XVIII secolo tra i quali si distinguono quelli della Madonna Annunziata, con tela del celebre pittore leccese Oronzo Tiso, e dell’Immacolata (1618), con tela del pittore Cesare Fracanzano.
  • Il monastero di S. Maria della Consolazione dei monaci di Casamari, famoso per la produzione di liquori e infusi alle erbe.
  • Specchia dei Mori o Specchia del diavolo, tra Caprarica e Martano si trova ancora quella che viene chiamata secla tu demonìu, nata probabilmente come torre di vedetta: la leggenda racconta che qui sarebbe nascosto un tesoro formato da una chioccia e dodici pulcini d’oro, custodito dal diavolo.
  • Menhir di San Totaro o del teofilo, chiamato dalla popolazione locale semplicemente colonna, con i suoi 4,7 metri di altezza è il più alto monolite pugliese.
  • Palazzo Andrichi – Moschettini, che si trova sul percorso che dal paese va a Otranto. Il palazzo, costruito tra il 1710 e il 1720, si caratterizza per l’imponente portale e il balcone, quest’ultimo sorretto da sette mensoloni. Da notare sono le saettiere che si aprono in alto sul parapetto e che avevano la funzione di scrutare il mare per avvistare eventuali attacchi dei Turchi.

Tradizione e Riti:

Ricordiamo la festa patronale di Maria SS dell’Assunta e San Domenico, che si svolge il 14 e 15 agosto. La piazza principale viene addobbata con luminarie e, per le strade, numerose bancarelle vendono dolci e prodotti tipici locali. A conclusione della festa si svolge il tradizionale spettacolo pirotecnico.

La seconda e la terza domenica dopo Pasqua, nel rione Teofilo, si celebra la festa in onore della Madonna del Teofilo e quella della Madonnella.

Il 19 novembre viene festeggiata Maria SS dell’Assunta che, secondo la tradizione, salvò il paese dal terremoto del 1789.

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