
Ogni anno a Martignano, il più piccolo dei comuni della Grecìa Salentina, si svolge uno dei più caratteristici e suggestivi carnevali di Puglia.
Si tratta di una tradizione decennale, che vede coinvolti gli istituti scolastici di Calimera, di Caprarica di lecce e di Martignano. Poi tante associazioni, come gli Amici te lu Paulinu e la Sartoria Popolare. Facendo della partecipazione popolare, il fulcro nevralgico di questo delizioso carnevale.
Il Carnevale della Grecia Salentina, e in particolare quello di Martignano, è un evento straordinario che mescola tradizione, cultura e un pizzico di satira sociale. La figura di Paulinu Cazzasassi, il fantoccio di paglia, diventa il simbolo di una festa in cui il popolo può esprimere liberamente le proprie opinioni. La sua “morte” rappresenta non solo la chiusura dei festeggiamenti, ma anche una riflessione sul potere e sulla società.
Durante la celebrazione, si vive un’atmosfera di allegria e convivialità, con musiche, canti e un banchetto che riunisce la comunità. La tradizione di “chiangimorti” aggiunge un tocco di umorismo, rendendo omaggio a chi non c’è più in modo grottesco ma festoso. La fusione di sacro e profano si manifesta quando, dopo la festa, viene esposto il fantoccio della “Quaremma”, segnando l’inizio della Quaresima.
Questa celebrazione non è solo un momento di divertimento, ma un rito che affonda le radici nella storia, permettendo a tutti di riflettere sul ciclo della vita e sulla transitorietà delle festività.
L’evento si conclude il giorno del martedì´grasso e come tradizione, dopo aver bruciato il fantoccio de “lu Paulino” si danza e si balla fino a tardi.
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