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Caprarica di Lecce, la porta della Grecìa che affaccia sul Kalòs

Caprarica di Lecce, la porta della Grecìa che affaccia sul Kalòs

Caprarica di Lecce è posizionato nel Salento centro-orientale, sul fianco nord-orientale della Serra di Galugnano, alle porte della Grecìa Salentina. Il suo territorio fu abitato sin dall’Età del Bronzo come testimoniato dalla presenza del menhir di Ussano. In epoca bizantina, Caprarica ospitò un insediamento di basiliani, i quali costruirono una necropoli e una chiesa di cui si conservano in parte alcuni affreschi. Nel XIII secolo fece parte della Contea di Lecce e del Principato di Taranto, retto dal normanno Tancredi, i cui successori mantennero il possesso del feudo fino al 1463. Caprarica al tempo disponeva già di un proprio ordinamento comunale e di autonomia territoriale. Nel 1480 vi confluirono i profughi della vicina Roca, saccheggiata dai turchi e rasa al suolo. In seguito prima gli Orsini del Balzo, poi gli Adorno e infine i Giustiniani governarono il possedimento.

Lo studioso Giacomo Arditi sostiene che il nome deriverebbe da capra-ricca; infatti in passato la principale attività svolta dai suoi abitanti era l’allevamento di capre e la produzione di latte.

Meritano una visita la Chiesa Parrocchiale di San Nicola Vescovo e quella del SS. Crocifisso, che custodisce un Cristo spirante in legno e cartapesta di scuola veneziana, entrambe settecentesche, oltre alla Cappella della Madonna del Carmine, che annetteva il convento dei Carmelitani, della seconda metà del XVI secolo.

Degno di nota anche il Palazzo Marchesale, costruito dai marchesi Giustiniani nei secoli XVII e XVIII su una prima struttura fortificata risalente al periodo normanno (XII secolo) della quale rimane una delle due torri, tuttora visibile nel giardino del palazzo.

A Caprarica di Lecce, sulla Serra di Galugnano, in terra di megaliti, dove sorgeva uno degli insediamenti protostorici più grandi della zona, trovate, infine, Kalòs, l’Archeodromo del Salento, il più grande museo a cielo aperto d’Italia, che racconta tremila anni di storia.

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