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Montesardo, storia millenaria di un borgo inespugnabile

Montesardo, storia millenaria di un borgo inespugnabile

Il borgo di Montesardo si trova nei pressi di Alessano, a 184 m s.l.m. Si tratta della terza località più alta della provincia di Lecce, dopo la Serra dei Cianci (196 m) e Monte Sant’Eleuterio (195 m).

L’abitato si sviluppa sulla continuazione meridionale della Serra dei Cianci, che qui prende il nome di Serra di Montesardo dalla quale si ha una vista mozzafiato del Capo di Leuca.

La notizia più antica di un abitato si ha nel XVI secolo, quando il Galateo, nel De situ Japigiae, descrive i resti di un ampio circuito murario e ruderi di antiche abitazioni, situato su un colle a circa sette miglia di distanza dal Capo di Leuca.

Il tratto di muro ancora visibile, alla base del castello Romasi, è realizzato con blocchi di pietra locale squadrati e messi in opera senza uso di malta, secondo una tecnica utilizzata anche nel vicino centro di Vereto. Fu costruito probabilmente tra IV e III secolo a.C.

Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente fu sempre utilizzata come fortezza, grazie ai suoi possenti bastioni e ad una solida cerchia di mura, intervallate da torri, nelle quali si aprivano quattro porte. Le mura e le torri furono abbattute nel 1867. La frequentazione dell’area in età bizantina è invece testimoniata dall’insediamento rupestre di Macurano e da un’epigrafe funeraria, oggi nel Museo Provinciale Castromediano di Lecce, databile al 1130.

In epoca medievale, munito del suo castello fortificato e delle numerose torri lungo le mura, si presentava come una fortezza inespugnabile. Fu sede di importanti scuole di matematica, di filosofia e di musica. Durante la Seconda guerra mondiale il paese fu occupato dalle truppe tedesche.

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