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Uria, la misteriosa città pugliese scomparsa nel nulla

Uria, la misteriosa città pugliese scomparsa nel nulla

Yria, (Ύρια in greco antico) comunemente Uria, era un’antica città del Gargano settentrionale, probabilmente situata nella zona tra il Lago di Varano e Vieste. Sono assai misteriose le sue origini e la sua storia. La menzionano nella descrizione della Daunia alcuni autori antichi come Strabone, Tolomeo, Pomponio Mela e Plinio il Vecchio.

Probabilmente fu fondata in epoca dauna nel I millennio a.C. e successivamente grecizzata durante la seconda colonizzazione greca, ovvero tra l’VIII° e il V° secolo a.C.

Divenne piuttosto potente in età pre-romana, tanto da avere un proprio conio: alcune monete con l’iscrizione in greco YPIA o YPIATΩN o, abbreviato, YP sono le uniche testimonianze archeologiche pervenuteci.

Era collegata direttamente alla città di Tiati attraverso un’importante arteria che percorreva tutto il Gargano settentrionale.

La città scomparve misteriosamente forse già in età imperiale (secc. I-V d.C.). La tradizione vuole che sia stata sommersa dalle acque del Lago di Varano in seguito ad un terremoto: da essa il lago avrebbe quindi preso il nome di Urianum, e successivamente Varano.

Al perire tragico di quella popolazione sarebbe dovuto il cupo muggito che di tanto in tanto gli antichi udivano a presagio di cattivo tempo. Si trattava di un suono cupo somigliante al muggito di un toro ferito che si eleva dal lago soprattutto durante le giornate ventose, un suono che la gente del posto chiamava vocian-taure, ovvero la voce del toro urlante dall’abisso o voce di Tauro, mitico governatore della dissoluta città di Uria sommersa, come Sodoma e Gomorra, per castigo divino

I pescatori tuttora affermavano di sentire il suono delle campane nelle notti di luna piena e di scorgere le mura delle case dell’antica città quando le acque del lago sono calme e limpide.

Si narrano anche antiche storie di figure femminili, che sarebbero state salvate dalla furia omicida del diluvio. Gli abitanti salvati nelle vicine montagne intorno a boschi di carpini, ischi e altri arbusti diedero origine a Carpino, Cagnano e Ischitella . Il ricordo di Uria trapela però dovunque: dalle denominazioni di strade, piazze, associazioni culturali, società ed istituzioni pubbliche.

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