Now Reading
Museo della civiltà di Roca

Museo della civiltà di Roca

All’interno del castello di Acaya, è custodito un museo che raccoglie e conserva la preziosa storia di Roca Vecchia, con manufatti risalenti al XV-XI secolo a.C.

Una vera e propria miniera archeologica dell’Età del Bronzo.

Il sito di Roca Vecchia è stato assediato e incendiato, come la mitica Troia fu più volte distrutto e più volte ricostruito. Si ignora chi fossero i popoli fondatori e perfino se queste fortificazioni servissero a difendere una città oppure, come appare più probabile, un importante luogo di culto.

Il nome della città messapica si pensa fosse Thuria Sallentina.

 I manufatti conservati nel museo di Acaya sono un documento raro dell’arte e della cultura di una delle popolazioni più floride del Mediterraneo.

Il sito di Roca fu successivamente abbandonato (non sono state rinvenute tracce del periodo romano), mentre fu frequentato nell’alto medioevo da anacoreti, provenienti perlopiù dall’Impero Romano d’Oriente, che col tempo costituirono una comunità, abitando in una serie di grotte scavate nel calcare. Agli inizi del XIV secolo, Gualtieri di Brienne, conte di Lecce, ricostruì Roca facendone una città fortificata,

ma nel 1480 la sua popolazione venne messa in fuga dalle incursioni turche.

In quell’anno infatti il sultano Maometto II, dopo aver conquistato Costantinopoli (1453) e sottomesso tutta la Penisola Balcanica, inviò una spedizione che sbarcò sulla costa orientale del Salento. Roca Vecchia fu saccheggiata e usata dai Turchi come base operativa per sferrare attacchi alla città di Otranto e ad altri centri salentini.

Scroll To Top