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Il Fico in Puglia

Il Fico in Puglia

Il fico appartiene alla famiglia delle Moraceae ed è una pianta xenofila (che vive preferibilmente in ambienti aridi) prediligendo terreni argillosi e sabbiosi, può raggiungere anche i 10 metri di altezza. Quelli che sono ritenuti i suoi frutti, sono in realtà infruttescenze. Il siconio, il falso frutto, appunto, ha un colore che può andare dal giallo, al verde, al rossiccio, al blu-violaceo, al marrone e al nero. All’interno del siconio si trovano i fiori unisessuali e piccolissimi. La pianta del fico può essere una pianta maschio (caprifico) che produce il polline e i cui frutti non sono commestibili e una pianta femmina, invece, che produce frutti commestibili e al cui interno sono contenuti i semi. Inoltre le piante possono essere unifere (cioè producono i frutti solo una volta all’anno) o bifere (producono frutti due volte all’anno). Formano i siconi, comunemente conosciuti come “fioroni”, in autunno. Saranno maturi nella tarda primavera. Questi sono più grandi del secondo frutto, il fico, che spunta a primavera e matura in estate. Il fico può essere gustato fresco o all’interno di variopinte macedonie, nei dolci o abbinato a salumi e formaggi. Può essere inoltre seccato o preparato in confetture e composte. Per i romani regalare il fico era beneagurante, per gli indiani la pianta è considerata addirittura sacra. La coltivazione più intensiva del fico avviene nelle zone climatiche più calde e aride. Il fico ha proprietà lassative, espettoranti, emollienti e rimineralizzanti. Essendo molto zuccherino e calorico va consumato con moderazione per chi ha problemi di linea.

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